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LA CHIESA DI SAN GIACOMO

Secondo un'antica tradizione questa chiesa sorge su di una antica moschea araba, cosa verosimile sia perché anche in altri paesi di Sicilia si è verificata, sia perché San Giacomo era considerato il protettore dei Cristiani contro i mori. Nella visita pastorale del 1540 è nominatala "Ecclesia di Santo Jacobo de mensa episcopali in persuna di don Antonino Tuzzolino con una rendita di tarì 3 di introito".  La chiesa possedeva dunque “uno loco in costo di ditta ecclesia in lo quali si fa lo vinu” che dava tarì 14,1 di rendita.

Nella visita pastorale del 1548 si “ordina et comanda che delli dinari che devono avere li retturi della ecclesia di santo Jacobo della restitutioni della Immagini si debbano consari il tetto della ecclesia e comprarsi li paramenti delli altari e farsi livari li dui altari che stanno innanti l’altaro majuri et comprari uno missali”

Nel 1608 Silvio di Girgenti, nativo di Cammarata, lasciò molte rendite alla chiesa di S. Giacomo.

L’8-6-1658, vista la lunga consuetudine, il vicario generale Filippo Apicella permetteva che nella chiesa si esponesse il Santissimo la domenica di Pentecoste, il lunedì e martedì seguenti e per questo ultimo giorno autorizzava una processione “per quarterium et costam”.

La chiesa attuale non è però l’antica perché nel 1576 essa era già distrutta e non c’era speranza di riedificarla. Proprio in quell’anno, poiché si stava ricostruendo la chiesa di S. Giovanni Evangelista, i confrati di S. Giacomo chiesero al vescovo di permettere che in essa si trasferisse la loro confraternita e vi si celebrassero le loro messe, e ne ottennero il permesso il 7-4-1756.

Nel 1801 il vicario capitolare, Caracciolo, concesse che nella chiesa si tenessero le funzioni della settimana santa, vi si ponesse un confessionale e la domenica vi si conservasse il Santissimo.

Nella chiesa c’era anche un quadro di S. Giovanni Evangelista, oggi conservato nella chiesa di San Sebastiano. La nuova statua di S. Giacomo fu trasferita all’Annunziata, mentre l’antica, di terracotta, rimase nella chiesa.

Nella chiesa c’erano le statue di S. Giacomo, S. Giovanni Evangelista e della Madonna delle Grazie

La chiesa restò aperta al culto, per certi giorni dell’anno, come la festa di S. Giacomo, il giorno dell’ottava del Corpus Domini, quando in processione vi si entrava, sino alla seconda guerra mondiale, durante la quale vi furono portati alcuni poveri che vi abitarono parecchi anni. In seguito non venne più riaperta.